27 Settembre 2025

Il cuore del VI Municipio

Continua l’impegno ad organizzare “Il Cuore di…” nel VI Municipio - Roma

La Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGe) sostiene fermamente l'inclusione di programmi di screening e prevenzione cardiovascolare a livello comunitario nel Piano CVH (CardioVascular Health). Tali iniziative sono fondamentali per affrontare il crescente peso delle malattie cardiovascolari (MCV) nella popolazione anziana. Il progetto PREVASC 2 esemplifica l'importanza di sfruttare la "Terza Missione" delle università per raggiungere questo obiettivo.
Le malattie cardiovascolari rimangono la principale causa di morte a livello mondiale e sono altamente diffuse tra gli anziani. La prevalenza delle valvulopatie cardiache (MCV) negli individui asintomatici di età superiore ai 65 anni nelle piccole comunità italiane è significativa, prevalentemente degenerativa e spesso non diagnosticata. Anche i fattori socioeconomici svolgono un ruolo cruciale nel rischio e nella prevalenza delle MCV.


Il basso status socioeconomico è un fattore di rischio significativo per le malattie cardiovascolari a causa della scarsa consapevolezza e delle barriere all'accesso all'assistenza sanitaria. Strategie coordinate sono essenziali per migliorare le misure preventive cardiovascolari e generali, soprattutto nelle regioni con un basso livello socioeconomico.


Le università di medicina in Italia e in Europa possono svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione basata sulla comunità attraverso la loro "Terza Missione", che si concentra sull'impatto sociale, economico e culturale delle loro attività. Formare i futuri operatori sanitari nella prevenzione è fondamentale per prepararsi al crescente problema delle malattie croniche. Recentemente, infermieri dell'Università di Medicina sono stati coinvolti nella somministrazione di questionari di screening cardiovascolare nei centri per anziani, offrendo una preziosa formazione e ottenendo crediti formativi dalla facoltà di medicina.

L'iniziativa PREVASC 2 mira a stabilire standard metodologici per la prevenzione cardiologica applicabili su larga scala in Italia e in Europa. Il progetto prevede la collaborazione tra università di medicina (UniCamillus International University of HealthSciences e Università di Medicina Tor Vergata), associazioni no-profit (Fondazione Longevitas e Associazione Salute e Società) e l'Ordine dei Medici di Roma per sviluppare un programma di screening completo nella VI circoscrizione di Roma (259.000 abitanti).

Gli obiettivi principali includono il rafforzamento della cooperazione tra le università di medicina e il comune, la formazione di infermieri e giovani medici sull'importanza dello screening e della prevenzione cardiovascolare, la fornitura di dati real-world al Dipartimento di Epidemiologia della Regione e l'utilizzo di strumenti psicometrici affidabili come il Self-Care of Chronic Illness Inventory (SC-CII) per valutare e istruire i pazienti. Il prossimo programma di screening durerà sei settimane nell'arco di tre mesi, con l'arruolamento di circa 300 persone a settimana. Il personale medico, inclusi giovani cardiologi e infermieri, condurrà gli screening come parte della loro formazione. Saranno registrati dati demografici, rischio cardiovascolare, storia clinica, vulnerabilità sociale, indice di autocura, farmaci assunti e referti fisici.

Ogni partecipante sarà sottoposto a visita cardiologica, elettrocardiogramma ed ecocardiogramma. I dati dello screening saranno raccolti centralmente presso il Dipartimento Cardiovascolare dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze e analizzati dal Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale di Firenze. Integrando pienamente lo screening e la prevenzione a livello di comunità nei sistemi sanitari nell'ambito del Piano europeo per la salute cardiovascolare, sfruttando la "Terza missione" delle università e formando i futuri professionisti sanitari, è possibile ridurre l'impatto delle malattie cardiovascolari e migliorare i risultati di salute pubblica nella popolazione anziana.