cosa stiamo facendo

Come Stai


Il progetto COME STAI è un progetto sulla salute umana. Vuole contribuire a facilitare il rapporto medico/paziente abbattendo le barriere culturali, di linguaggio, di tempo e di spazio fornendo al medico ed al caregiver una anamnesi (storia medica) accurata, articolata e completa, strutturata cronologicamente, ottenuta tramite un software plurilingue fruibile via web. L’ applicazione pone le domande giuste al paziente, orientando progressivamente le domande sulla base delle le risposte ottenute. Il prodotto finale non è una diagnosi, ma è la storia dei sintomi del paziente su file .doc o .pdf utilizzabile anche per mail.  
 
Dalla medicina narrativa ed umanistica alle linee guida, alla medicina difensiva, alle grandi macchine.

La generazione dei medici formatasi negli anni 70 e che nella pratica ospedaliera è entrata nel terzo millennio ha conosciuto due medicine diverse: una a bassa tecnologia, incardinata sulla narrazione del paziente, sul rapporto empatico, su una cultura semeiotica millenaria. C’erano pochi farmaci, scarsi protocolli condivisi, la responsabilità sul paziente era più etica che medico legale. Questa generazione  ha vissuto negli anni 80 la diagnostica endoscopica e le grandi macchine, negli anni 90 la prima informatizzazione, i protocolli condivisi la evidence based medicine, dopo il 2000 la chirurgia videolaparascopica ed i farmaci biologici. La responsabilità professionale è diventata meno etica e più medico legale, linee guida e protocolli condivisi guidano le procedure diagnostiche e terapeutiche. Il rapporto medico/paziente si è via via spersonalizzato, i tempi umanistici della narrazione del dialogo si sono contratti. E’ diventato più importante entrare in sala controllo della TAC che parlare. Gli anni 60 e 70 erano ancora gli anni della Medicina dei Maestri, ma occorre anche dire che i maestri erano pochi e sostanzialmente inconfutabili, visto che i mezzi strumentali ed analitici di certezza diagnostica erano oltremodo scarsi. Una medicina ipertecnologica ha tolto tempo al contatto umano, non è più narrativa ma data-oriented, ma ha aumentato la condivisione dei dati aumentando enormemente la capacità di interazione tra medici , ha ridotto i tempi di degenza, ha aumentato la capacità diagnostica, ha ridotto gli errori.
 
Una storia clinica accurata del paziente è ancora utile?
Una delle procedure mediche acora obbligatoriamente narrative che ha varcato intatta il terzo millennio è la raccolta della anamnesi, la storia clinica del paziente.

L’ anamnesi, o storia medica classicamente si divide in:
 
•   Patologica Prossima , la storia della malattia attuale, una dettagliata narrazione cronologica,  dello sviluppo del problema di salute corrente dal suo esordio al presente, con la descrizione dei sintomi
•   Patologica remota, richiede informazioni sulle malattie precedenti, i loro trattamenti e sequele.
•   Fisiologica: allattamento, sviluppo
•   Storia sociale : scolarità, stato civile, occupazioni presenti, viaggi, hobby, stress, dieta, abitudini, e uso di tabacco, alcol o droghe.
•   Storia familiare  salute attuale o causa di morte di genitori, fratelli, sorelle, con particolare attenzione ai disturbi ereditari.L’ anamnesi è  quindi la raccolta sistematica della narrazione dei sintomi del paziente
•   Il termine sintomo (dal greco σύμπτωμα: evenienza, circostanza; a sua volta derivato da συμπιπτω: cadere con, cadere assieme[1]) indica un'alterazione, riferita dal paziente, della normale sensazione di sé e del proprio corpo in relazione ad uno stato patologico.[2]
•   Il sintomo non è quasi mai un'entità fenomenica unica, ma l'effetto finale, non standardizzato, di un convergere di molteplici azioni e reazioni, inoltre è soggettivo.
•   Si differenzia sia dal segno, un riscontro patologico individuato all'esame obiettivo del paziente stesso,[2] sia dal reperto di laboratorio, che coinvolge procedure del laboratorio di analisi.
 
I "sintomi" si riferiscono a qualcosa  che sperimentiamo soggettivamente quando non ci sentiamo bene. Alcuni esempi sono:
•   La stanchezza
•   Il vomito
•   Il calo ponderale
•   I dolori
•   La febbre
 
L’ anamnesi è quindi un racconto o una narrazione degli eventi passati e delle circostanze che sono o possono essere rilevanti per lo stato attuale del paziente. Una buona anamnesi dovrebbe riportare tutti i fatti importanti da un punto di vista clinico e naturalmente gli eventi più recenti dovrebbero ricevere più attenzione. Qualsiasi evento correlato al paziente, per quanto banale o apparentemente remoto, potrebbe essere la chiave per la soluzione del problema medico. Poiché i pazienti variano nella loro capacità di raccontare, nella padronanza della terminologia medica e nella capacità di ricordare i fatti, la storia medica riportata dovrebbe essere verificata quando possibile. La storia della famiglia e la storia sociale possono anche fornire importanti informazioni sui tipi di malattie che dovrebbero essere considerate. Una buona anamnesi è fondamentale per formulare ipotesi diagnostiche corrette ed aiuta quindi a stabilire una diagnosi e sviluppare un piano di trattamento. E’ sicuramente una procedura time-expending e necessita del contatto frontale con il paziente. Per quanto il contatto fisico sia ancora necessario (il paziente dovrà essere visitato, dovranno essere eseguiti prelievi ematici) non sempre in prima istanza questo tempo è disponibile. Basti pensare alle sale di attesa affollate del medico di famiglia, alle visite specialistiche ambulatoriali dopo lunghe attese e lunghe code, al pronto soccorso. Il tempo della medicina narrativa è sempre più breve.
 
 Una applicazione che fa le domande per aiutarti a ricordare

Noi crediamo siano maturi i tempi per rendere disponibile a medici e pazienti COME STAI, computer-assisted history-taking system, una applicazione che partendo da dati primari individuali (età, sesso, malattie della famiglia) e dalla presenza o meno di sintomi “primari” (febbre, dolore, affanno perdita di peso incapacitazioni) formuli progessivamente una serie di domande a risposta chiusa che conduca passo passo il paziente ad una narrazione completa. COME STAI vuole contribuire a facilitare il rapporto medico/paziente abbattendo le barriere culturali, di linguaggio, di tempo e di spazio fornendo al medico ed al caregiver una anamnesi (storia medica) accurata, articolata e completa, strutturata cronologicamente, tramite una applicazione plurilingue fruibile via web. L’ applicazione pone le domande giuste al paziente, orientando progressivamente il percorso narrativo del paziente a seconda delle risposte ottenute. Il prodotto finale non è una diagnosi, ma è la storia dei sintomi del paziente su file .doc o .pdf utilizzabile anche per mail. 
 
Il target è il paziente, ma serve al medico, dovunque sia

COME STAI è una procedura guidata che aiuta il paziente a esporre una corretta narrazione medica. E’ quindi una funzione elaborata dal paziente che serve al medico per orientarsi rapidamente a seconda del corredo sintomatologico descritto. Il paziente può portare in ambulatorio con se la stampa, inoltrarla per mail al suo curante, portarla con se al pronto soccorso, chiedere via web a distanza una consulenza o una second opinion. Non ha funzione di diagnosi automatica, ma facilita la diagnosi perché fa domande appropriate ed espone tutto.
 
Una applicazione di pubblica utilità e’ fruibile a tutti
 
COME STAI ? Computer-assisted history-taking system (CAHTS) in versione plurilingue su web abbatte le barriere comunicative e racconta le istanze di salute dei pazienti che vivono in sedi disagiate lontane dalla medicina occidentale avanzata

 
 
 

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